E’
giunto il momento di tirare insieme un pò tutto quanto fatto fino ad ora non
per dimostrare chissà cosa ma per fermarsi un attimo a riflettere e dare un
pochino di valore alle cose che si fanno, un valore che deve essere sempre
nell’umiltà e soprattutto per se stessi senza montarsi la testa anzi stando
sempre con i piedi per terra perché così dovrebbe essere per tutti in ogni
campo.
Il
fatto di condividere per me oltre ad essere un modo per raccontare ciò che ho
fatto è stato soprattutto per gli altri un modo per rivivere le mie avventure,
permettendo ai lettori parecchi spunti. Questo si mi ha soddisfatto ma allo
stesso tempo a volte mi ha infastidito perché l’ambiente dell’alpinismo è
secondo me pieno di polemiche e invidie cosa che ho notato decisamente meno
nelle altre discipline sportive.
Nella
vita di un atleta più del 50-60% della sua attività è costituita
dall’allenamento proprio per questo bisogna allenarsi il doppio per fare la
metà. Per quanto mi riguarda allenarmi mi ha permesso di vivere la montagna in
maniera più serena ed anche divertendomi.
Ovviamente
ci sono state salite faticose sia fisicamente che psicologicamente questo
fattore dipende anche dallo stato di salute psicofisico al momento della salita.
L’attività
sportiva per me è iniziata circa all’età di sette anni con il gioco del calcio
che ho praticato sino a circa 22 anni dopodiché mi sono dedicato solo alla
montagna, con un lungo e difficoltoso percorso tutto in salita in ogni senso,
all’insegna dell’ignoranza e del non sapere.
Ho
cercato nei mesi passati di ricostruire le mie avventure montane attraverso i
numeri e non è stato facile, molte salite non le avevo segnate perciò
recuperarle è stato complicato. Ho dovuto compiere un lungo lavoro di ricerca
nella mia memoria e attraverso i diari che un tempo scrivevo.
Le
ascensioni che ho conteggiato non sono a caso o tutto quanto fatto ma sono
quelle che mi hanno arricchito di esperienza non importa in quale disciplina e
con quale difficoltà piuttosto importa che ogni salita semplice o meno abbia
aggiunto un mattoncino nella casa dell’esperienza, del sapere e dell’imparare.
Fondamentale di ogni piccola o grande avventura è anche con chi è stata fatta
con un compagno piuttosto che con un altro oppure solo. Infatti una grande
fortuna che ho avuto è stata quella di legarmi con diverse persone attraverso
le quali ho imparato e condiviso belle esperienze che sempre mi hanno insegnato.
Ho imparato anche attraverso le paure e le ansie dell’andare solo.
Certamente
fra questi numeri non ci sono gli allenamenti cioè quelle innumerevoli volte
che ho corso o sciato sui monti sopra casa o altro ma solo quelle piccole o
grandi gocce di novità che le prime salite ti regalano dalle colline intorno a casa
alle più alte vette.
Attraverso
le uscite in MTB di questo anno appena trascorso ho ancor di più rafforzato
l’idea che molti sport sono impegnativi e comportano dei rischi non
indifferenti perciò anche le salite in MTB sono nel mio conteggio. Col passare
del tempo sto anche maturando l’idea che se posso vorrei far sempre combaciare
l’allenamento con un nuovo mattoncino perchè gli anni passano e il tempo stringerà sempre di più.
Sino
ad oggi ho salito:
-368 vie di ghiaccio e misto dai canali alle pareti o
creste di alta montagna di cui una trentina di linee nuove. Fra queste salite e
quelle di scialpinismo sono stato 124 su un 4000 delle Alpi mentre 129 salite
di ghiaccio e misto le ho effettuate nelle Orobie. Di tutte queste 6 prime
salite.
-320 vie di roccia di cui 1 linea nuova.
-239 Salite di scialpinismo oltre la metà in solitaria.
-65 gare di scialpinismo. Fra queste bellissimi e
faticosi ricordi sono: 5 Sellaronda, 2 Mezzalama, 2 Adamello sky raid e una
Pierramenta.
-3 maratone in montagna.
-4 cime oltre i 3000m di corsa dal fondovalle.
-35 uscite in MTB. Fra queste negli anni molto passati
c’è la Presolana e l’Alben da Dalmine mentre più recente la cresta Baroni al
Diavolo di Tenda da casa.
Per un totale di 1034 salite.
Ognuno
può interpretare questi numeri in maniera diversa, per me sono solamente una
grandissima passione nel vivere lunghi momenti in movimento in mezzo alla
natura, madre di tutte le madri quella da cui tutti noi veniamo e che non
avrebbe senso rinnegare o trattare male come abbiamo fatto fino ad ora per
egoismo e avidità. Attraverso questi numeri ho potuto scrivere insieme a Marco
e Fedora tre guide.
Da
questi libri passano parte dei miei sogni, dei miei ricordi e delle mie
esperienze, regalate ad altre persone per farne un uso saggio e quindi vivere a
loro volta AVVENTURE INDIMENTICABILI!
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