Venerdì sera io, Paolo e Luca ci rechiamo a Fiumenero dove dormiamo in auto e di buon ora il mattino ci incamminiamo lungo la valle che conduce al Rifugio Brunone per poi salire a sinistra nella valle del Salto dopo aver attraversato la piana dell'Aser. Si rivelerà una giornata lunga e faticosa con accesso per nulla semplice. Dopo essere saliti al sentiero delle Orobie di nuovo scendiamo nell'orrido e risaliamo verso il Brunone per poi seguire il sentiero che conduce al Pizzo del Salto. Qui individuiamo una cengia che ci conduce sul nevaio alla base della parete dove affonderemo parecchio. Il clima è piuttosto caldo ma la parete è in ombra e presto il sole abbandonerà anche i pinnacoli che scaladati dai raggi continuano a scaricare placchette nevose. Dopo non poca fatica riesco ad infilare le punte dei ramponi e delle piccozze sul ghiaccio e la neve dura della parete e capisco subito che le condizioni sono buone. Più in alto dove il sole ha scaldato c'è un passaggio delicato con neve fradicia mentre nel pendio finale ed in cresta c'è neve farinosa con qualche passaggio di misto. Giungiamo su questa cima così bella e solitaria in un ambiente come sempre magnifico!!! La discesa sul pendio sud est ci costringerà ad attrezzare una doppia nella parte finale del canale dove si restringe per scarsità di innevamento. Scesa la doppia ripercorriamo la cengia fatta all'andata ed il sentiero fatto al buio. Giungiamo all'auto dopo 12 ore e mezzo senza soste....
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| Parete nord est Pizzo dell'Omo |
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